La collezione dell'Accademia degli Agiati di Rovereto

La collezione storico-artistica dell’Accademia roveretana degli Agiati comprende, per quantità e qualità, un numero ragguardevole di opere d’arte, dai variegati supporti, tecniche e datazioni. L’insieme della raccolta include quasi mille opere, dal XVI secolo ai giorni nostri, tra dipinti, sculture, opere di grafica e medaglie: un assortimento decisamente eterogeneo, frutto sia delle commissioni dirette dell’Accademia, sia delle donazioni di artisti, collezionisti ed eruditi. 

Le opere più antiche comprendono i primi dipinti commissionati dall’Accademia nei secoli XVIII e XIX (in particolare i ritratti dei soci e le medaglie commemorative), cui da metà Ottocento si aggiunsero le donazioni di artisti e soci accademici. Tra quelle più generose, si ricordano le meravigliose stampe dell'Eneide di Luigi Ratini, trenta tavole donate dall'artista in più momenti tra il 1930 e il 1937. Un altro esempio è la preziosa donazione di Tullio Fait, ufficializzata nel 1980: il collezionista roveretano donò, come lascito testamentario, il più importante fondo conosciuto di stampe e disegni di Roberto "Iras" Baldessari, comprendente 130 pezzi.
La più importante e cospicua è sicuramente la donazione di Alvise Comel: nel 1974 giunse in Accademia la raccolta di disegni e acquerelli che il padre Luigi, già insegnante di disegno presso la Realschule di Rovereto tra il 1903 e il 1913, aveva collezionato dai suoi allievi. Il fondo è tra i più preziosi e conserva importanti prove giovanili di grandi artisti come Fortunato Depero, Giovanni Tiella, Luciano Baldessari e molti altri. Sempre nella seconda metà del Novecento sono confluite in Accademia le donazioni di Laura Michelotti (comprendente centinaia di dipinti di Giacomo Vittone), di Remo Wolf (con un centinaio delle sue xilografie) e le donazioni delle famiglie Rapuzzi e Leonardi, che hanno permesso di raccogliere il più importante corpus di opere dell'artista roveretano Vittorio Casetti. 

Molte sono poi le donazioni di singole opere giunte nel Novecento, raccolte in un fondo più generico, dal nome "XX secolo". Le opere più recenti, realizzate o giunte in Accademia dopo l'anno 2000, sono raccolte nel fondo corrente. Difatti, la collezione artistica dell’Accademia non conta solamente opere di arte moderna, ma anche della più vicina contemporaneità: l’istituto conserva anche dipinti e sculture di – tra i tanti - Riccardo Schweizer, Umberto Savoia, Paolo Vallorz e Maria Stoffella Fendros. 

Le opere sono oggi conservate in diverse sedi e sono oggetto di un progetto di valorizzazione che, iniziato nel 2021, porterà entro il 2026 ad una totale digitalizzazione dei fondi. Il progetto, voluto fortemente dall’Accademia e coordinato dal dott. Dario De Cristofaro, è stato favorito dal contributo della Fondazione Metalsistem di Rovereto. 

Attraverso la presente piattaforma si potranno esplorare liberamente le schede delle opere digitalizzate, accompagnate da immagini in alta definizione che permetteranno di osservare dettagli e particolari prima mai mostrati al pubblico. Parallelamente il visitatore potrà fruire dei “Quaderni dell’Accademia”, pdf liberamente consultabili che raccontano dei singoli fondi, della storia delle collezioni e dei profili di artisti, committenti e donatori. 

Con il patrocinio del Comune di Rovereto e della Fondazione Caritro

Con il contributo della Fondazione Metalsistem