Mani giunte

Nr. inventario :
AGIATI_0404
Nr. inventario precedente :
10
PIN :
1162
Autore :
Roberto Iras Baldessari
Cronologia :
1955 circa
Fondo :
Lascito di Tullio Fait
Tecnica :
Puntasecca (stampa)
Misure (base x altezza) :
10 x 12
Misure con cornice (base x altezza) :
17 x 27
Iscrizioni sul fronte coeve :
Assenti
Iscrizioni sul retro coeve :
Assenti
Iscrizioni sul fronte postume :
R Iras Baldessari
Iscrizioni sul retro postume :
Assenti
Acquisizione :
1980, donazione Tullio Fait
Notizie storico-critiche
L'opera è la preparazione per il biglietto di auguri dell'anno 1955, conservato in questa sede con il numero AGIATI_0511.

Roberto Marcello "Iras" Baldessari
Nato nel 1894 ad Innsbruck da genitori roveretani, il piccolo Roberto arrivò in terra lagarina nel 1904. Crebbe tra i tavoli del Caffè Accademia, acquisito dal padre, dove poté incontrare Luigi Comel, che gli insegnò i primi rudimenti di disegno e pittura. 
Nel 1908, pieno di speranze, si trasferì così a Venezia per frequentare l'Accademia di Belle Arti: qui ebbe modo di entrare a diretto con grandi maestri, come Guglielmo Ciardi e Emanuele Brugnoli, e prolifici amici e coetanei, come Tullio Garbari e Arturo Martini. 
Allo scoppio della Guerra, Roberto riparò a Firenze con la famiglia: l'incontro con il gruppo futurista e la conoscenza diretta di Marinetti cambiarono per sempre la sua vita. Da lì, almeno fino al 1924, seguì le mostre e gli eventi artistici del gruppo futurista fiorentino, da cui si distaccò nel momento in cui partì per numerosi viaggi in Spagna (Valencia, ma anche Madrid, 1923-1925), Roma (1925-1927), in Germania (Amburgo e Brema soprattutto, 1927-1933), nel 1939 fu a Napoli, poi in Romagna e anche a Tirrenia. 
Nel 1940 tornò a Rovereto, in pianta stabile, e ripartì un’ultima volta per Roma nel 1965, ove concluse la sua parabola biografica.
Bibliografia
Inedito
Mostre ed esposizioni pubbliche
Opera mai esposta in mostre