Donazione Alvise Comel

Quaderno
La cosiddetta "donazione Comel" consiste in un corpus di quasi trecento opere, tra disegni e acquerelli, realizzati tra il 1903 e il 1913 dagli studenti della Scuola Reale Elisabettina di Rovereto, allievi del corso di disegno libero tenuto da Luigi Comel (1866-1934). Si tratta dei disegni più apprezzati dal maestro, che appendeva alle pareti della sala di disegno; ci sono studi dal vero, a matita, carboncino e acquerello. Nel 1913, alla fine del suo incarico, Comel portò con sé le opere a Gorizia. Alla sua morte (1934) la collezione fu ereditata dal figlio Alvise (1902-1988). 
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Alvise provvide ad inventariare le singole opere, suddividendone per autore, grazie anche all'aiuto di uno dei già studenti del padre, Giorgio Wenter Marini. Nel 1967 Roberto Maroni chiese ad Alvise Comel di spedire i disegni a Rovereto per organizzare una mostra, ma il proprietario non era fiducioso della bontà dell'operazione. Comel decise quindi, nel 1974, in occasione della pubblicazione degli stessi nel libro "Artisti trentini in erba", di donare l'intero fondo all'Accademia roveretana degli Agiati. L'istituto organizzò una mostra dedicata alla raccolta, aperta il 22 marzo 1976 presso l'Istituto Fontana di Rovereto, curata da Bruno Passamani. 
All'antico fondo si è aggiunta, nel 2003, la donazione per lascito testamentario di Fiorina Comel, primogenita di Luigi, di un corposo nucleo di fotografie e di alcune opere del padre. Il fondo giuntoci oggi contiene opere di 36 studenti, divise nei seguenti temi: figure umane (specialmente donne, madri o sorelle degli artisti), architetture e paesaggi, interni domestici, nature morte, studi di fiori, schizzi dell'aula di disegno.